venerdì 17 ottobre 2008
Un must in quei di Luis Maria Campos
Il video di questa graziosa bambina che dopo aver ricevuto in premio una vacanza ai caraibi per due inveisce contro il suo compagno di classe, colpevole di avergli fatto vedere uno scarafaggio, al grido di "miraaaaaaaa miraaaaaaaa lo que tengo yo!".
Ferocia inaudita... e ce n'è anche per il dinosauro viola, personaggio di rilievo della televisione argentina, definito un mentitore perchè le avevano sempre fatto credere che fosse vero...
Il tutto per le grasse risate della mia abitazione, dove tutte le volte che si vuole mostrare qualcosa a qualcuno gridargli "miraaaaaaaaaa" è diventata una reazione spontantea... quasi un riflesso incondizionato...
giovedì 9 ottobre 2008
giovedì 18 settembre 2008
2 times and touching stolen mobiles
L'arrivo del giovedì porta con se cazzeggio e relax tendenti a più infinito e come di consueto mi lancio in questo resumen della settimana precedente.
Breve anticipazione di quello a venire: stasera una eterogenea carovana di seguaci di sua maesta la regina dei due mondi la seguirà con fervido entusiasmo al suo grido di:
"perchè voglio mangiare argentino tipico... sì... però non carne... non mi piace la carne"
...al ristorante peruviano... visto che gli argentini, molto legati alla loro dieta che prevede vacca a colazione pranzo e cena, sono un po' restii al cambiamento e ancora non riescono a venire in contro alle esigenze salutari della sua governante...
Pare anche che la causa del fallimento di Lehman Brothers sia stata quella di cercare di captare questo cambio di tendenza argentino finanziando un maxi-progetto di ricerca per trasformare le mucche in una specie marina... peccato perchè l'alternativa sarebbe stata risanare Alitalia, ma non si sono preoccupati di quello perchè tanto ci avrebbe pensato il nostro presidente del consiglio che in tempi di campagna aveva pronta una cordata che in due settimane l'avrebbe resa la compagnia più redditizia del mondo...
Dopo questa piccola parentesi satiro-tediosa mi dedico alla buon e vecchio aneddotismo.
L'ultima settimana mi ha visto (quasi) impegnato nello studio data la parziale di PYMES del mercoledì, nella quale sono riuscito a copiare nonostante la classe fosse 5 metri per 3 (dedicato a francè!).
Mi sono concesso una sola serata di degenero serio, con rientro a casa alle 6 e 30 post mc... e indomani di resaca rara con juve vincente con l'udinese a casa di Teone (prima del trionfo contro i la squadra del cuore di Bibianino in champions!) e incontro nella calle con la prof. Caruso (idola) di historia economica argentina in giro per la calle mentre portava al pascolo un perro che sembrava uscito da un racconto di Stephen King per la sua bruttezza...
Beh la serata di sabato è iniziata con l'agrodolce concerto degli Hives... Dolce perchè la band ha spaccato il culo nettamente oltre le mie aspettative con una presenza sul palco a dir poco carismatica... Agro perchè al 30esimo (secondo) di concerto, un Riquelme di mmerda mi ha fottuto il cellu. Strano che Richi non sia ancora accorso a scassarmi... probabilmente non gli sono giunti rumors in quei di via Mincio (is burning!). Cmq mi ritengo incolpevole per l'accaduto... sfiga piena.
Al mio ritorno a casa i buoni propositi si sprecavano... studio un oretta e vado a dormire che domani alle 9 mi alzo e studio...
Poi però la notizia che le tres chicas argentine che ormai abbiamo adottato noi Tanos, passavano a prendermi in macchina sotto casa per andare a un post cena di altri italiani dove c'era invitato pure il prof di Innovacion y creatividad, mi ha galvanizzato. Personaggione Dan Lande ci ha portati in giro male in un locale nella sbronzaggine generale.
Per chi iniziasse a sentire la mia mancanza ho postato una foto di me che pulisco casa con una abbondante fezza di culo fuori... ahahah
giovedì 11 settembre 2008
La bomba(rderia) del tiempo - Me cortaron la luz!

Lo scorso weekend la mia coinquilina ha optato per imbastire in casa un crepes party.
Dopo un pomeriggio intero a tagliare ogni tipo di ripieno e ad aiutarla nella preparazione della ricca comida francese la ventina di invitati ha dato molta soddisfazione sbranando il centinaio di crepes offerte dalla casa.
La cena poi si è trasformata in un festino con tanto di delivery di alcolici e di sopraggiunta di un'altra decina di invitati.
Alle 3 e 30 di notte, all'apice del macello, mentre la mia combo composta da due casse e soobwoofer (pagati 100 pesos = 20 leuri) bombardava un "bohemian like you" fra l'entusiasmo della gente, il portero ha optato per tagliarci la luce.
Il popolo latino in subbuglio insultava il suo nome. Quello Europeo ha subito proposto di proseguire la serata in un altro locale... quello Pavese (ovvero io) stava pensando che nella sua ridente cittadina (o anche nell'adottiva Milano) a mezzanotte sarebbero arrivati gli sbirri e l'indomani lo sfratto...
Gia con Ana (rappresentata nella foto) avevo avuto una simile discussione il giorno prima, quando io lei Guille Naty e Raffa abbiamo optato, visti il brutto tempo e il ritorno in casa di Guille con una bottiglia di wisky, per restare in casa a sbronzarci ascoltando musica di alta qualità ad alti volumi.
"es la actitud sudamericana" mi diceva l'arzilla colombiana tutta sbronza il giorno prima di avere un colloquio di lavoro.
Colloquio peraltro andato a buon fine... e che ha comportato la sua partenza per un mese in Brasile dove lavorerà come guida turistica.
Son stracontento per lei, anche se devo ammettere che la nostra coinquilina trentenne adottiva mancherà molto in questa casa.
Sfruttando invece il primo lunedì sera libero sono andato con queen SdRaffa al centro culturale Konex a sentire un gruppo di percussionisti che risponde al nome di "la bomba del tiempo".
Che spetàcul!
Leoncavalloso al suo interno, il centro culturale Konex ha pescato questo jolly al lunedì e da sette mesi a questa parte, la serata della bomba del tiempo è diventata in breve tempo un'istituzione porteña.
Ho ballato come 2 ore di fila... intervallate dal classico birrone Quilmes da litro per poi rientrare tutto sudacciato e sbronzo in quei di casa con un fido autobus che imbramerebbe Richi e per la fatiscenza, e per la guida spericolata.
domenica 31 agosto 2008
Living for the weekend - la resaca...
Innanzi tutto la prima prerogativa dei fin de semana in quei di Buenos Aires è la loro data di inizio ovvero il Giovedì.
Programma della giornata concerto di un gruppo indie (Les Mentettes) simili ai Los Campesinos per sound e anche quantità di membri del gruppo sul palco.
Siamo venuti a conoscenza di questa cosa io e saretta il sabato precedente quando rincasando da un festino abbiamo incrociato un gruppo di giovina argentini con cui abbiamo fatto amicizia chiedendogli da accendere, la conversazione con i quali è nata dal fatto che sostenessero una mia improbabile somiglianza con Chris Martin (e la cosa preoccupante è che non siano stati i primi a proporre questa tesi in quei del sudamerica).
Prontamente quindi li ho invitati qua in quei di LMC per un pre-serata al quale si sono aggiunte un'altra decina di persone a tirarsi lise a dovere sbevacciando birrotte e cocktail e, data la presenza della Cami, preparando beveroni da viaggio.
Nel post concerto il posto diventava una disco e c'era la serata club 69, una roba stratrash un po' in stile vaca asasina o pervert in cui però l'entusiasmo del gruppo mi ha portato a tazzare un po' violentemente per la gioia di Anne e Guillermo che hanno fatto il ritorno in taxi con me sentendomi straparlare in una lingua non ben precisata per mezzo tragitto, per poi vedermi accozzato con la testa cadente. Si narra che a un certo punto della serata qualcuno abbia provato a disarmarmi dall'ennesimo cubino con scarsi risultati.
L'indomani trauma!
La sveglia che suona a mezzogiorno e mezzo mi ricorda che tragicamente avevo dato il consenso agli altri per una mia presenza a tenere alta la bandiera nazionale nel torneo di calcetto dell'uni.
Anne gia sveglia si gode anche lo spettacolo (questo giro solo avvilente) del mio risveglio e di una colazia del campione suggerita su messenger da ciani, fra i rimasugli della serata precedente che avrei promesso di sistemare al mio ritorno.
Alla partita ho potuto assaporare quelli che sono stati i racconti della provincia pavese dei campionati di calcio giovanile provinciale dove ogni domenica a turno c'era sempre qualcuno che alla seconda sgroppata sulla fascia veniva sostituito o causa drago alla bandierina o a causa mancamento. Fortunatamente mi sono limitato a dirigermi in porta dopo a fine primo tempo per restarci una buona metà del secondo e altrettanto fortunatamente tutto il team italiano era a dir poco a corto di fiato, per cui non ci sono state tensioni per la sconfitta 7-2 ma semplice rassegnazione e pacche sulle spalle.
Mancare l'appuntamento col gol comunque mi amareggia sempre!
Tempo di tornare a casa fra colpi di tosse e un malditesta raro ed era gia ora di recarsi in quei di calle La Pampa per i preparativi dello stand italiano alla noche internacional organizzata dall'uni.
Noi abbiamo optato per pasta nutella e tenuta elegante, tanto che io sono stato vestito di tutto punto dal mio compagno di dancefloor preferito Mattia Moscone, l'uomo nato e sempre vissuto con la camicia (nonostante sostenga che d'estate mette le polo!). Mi è anche stata applicata della roba strana, tipo cera, in testa. Appena Raffa mi passa il video in cui rendo onore allo stand statunitense seccandomi un beer bong da loro magistralmente armato lo posto.
Nella sbronzaggine generale la fiesta si è ritrasferita dai giovani di La Pampa (Mattia, Helena, Tegola, Vincè e l'abuelo Marius, imperatore alemanno dell'università) che hanno visto la propria abitazione invasa da gente conosciuta e meno conosciuta.
Peraltro io con altri sei, sono rimasto chiuso dentro l'ascensore causa sovraccarico... Colpa di due cazzo di americane sbronze che si sono infilate nell'ascensore e anche di "el presidente" il portiere dell'appartamento, che ci ha spediti su senza problema (e che cmq non se l'è presa male perchè poi appena poteva veniva su a sbevacciare... idolo!).
Momento a dir poco amarcord di una gita di quinta quando il sovrappeso fu determinato da un mister Vaggi dei tempi d'oro!
Da li ci si è spostati verso il Crobar, l'equivalente dei Magazzini a Milano, dalla quale io e Mattia ce ne siamo tornati da soli alle 6 a piedi (45 minuti!!!) perchè siamo stati abbandonati da tutta la comitiva causa attardamento con due olandesi miei compagni di corso strafuori e nessuno dei due aveva più un peso in tasca. O meglio io ne avevo giusto due per prendere l'autobus ma abbiamo optato per la scelta sportiva perchè ci scassavamo la minchia di aspettare che arrivasse.
Sabato mattina risveglio indubbiamente meno traumatico del giorno precedente.
Pranzo con pasta vegetariana data la presenza della nostra coinquilina adottiva dove ho rivissuto altri momenti liceali di sex appeal visto che tutti i miei commensali mi hanno dichiarato una donzella diversa che avesse fatto apprezzamenti espliciti (sarà stata la camicia del Moscone), e in seguito gitarella con pisolino annesso al parco.
La sera invito a cena da parte di sua maestà Raffa, ora regina del centro di BS AS sua nuova colonia, per la gioia di Memo e serata in compagnia di suoi coinquilini e del suo "protettore" Louis (personaggione raro!!!) che lei chiama "Luiggi!", in una casa occupata nella zona del fiume.
La cosa più figa di questo posto era indubbiamente il pavimento fatto di assi di legno più o meno marcie di una casetta 4 metri x 4 dove veniva messa la musica. Al saltare della gente rimbalzava tutto, casse e tavolo del simil dj comprese... accusando anche un paio di cedimenti strutturali.
Altro ritorno alle 6 con mezza camminata annessa e fisico che inizia a dare i primi segni di cedimento.
La domenica vengo svegliato da Teo a mezzogiorno con la notizia che il Milan ha preso due pere e che ci saremmo trovati da lui per il posticipo... ciò mi ha cullato fino alle 2.
Peccato che i sogni di gloria della cueva di gobbi sia stata infranta da un gol di Gilardino all'89.
Fortunatamente ho potuto consolare il mio spirito calcistico affranto tra le coccole di Raffa e della Cami che ha preparato una zuppa di calamari rara la cui ricetta verrà a breve riproposta.
Sulla massima con cui mi ha salutato Guille andando a dormire:
"los finales son duros, los principios son buenos... pero se los finales estan duros es un buen signo porque se he hecho lo que se deberia hacer"
decido prontamente di emularlo che domani ho lezione.
giovedì 28 agosto 2008
Victor the geengroacer
Quando ero in visita in quei di Madrid lo studente che firma i suoi commenti come "quello che ne capisce di sound" mi esplicò un concetto chiave della vita di tutti i giorni: "amicarsi la via".
Dopo ormai quasi un mese di residenza in quei di Luis Maria Campos posso ormai affermare che il processo di amicamento è a dir poco nel pieno del suo sviluppo.
Oggi ad esempio il panettiere, memore del giorno in cui non aveva resto e mi ha lasciato 50 cent di credito che io gli ho prontamente restituito l'indomani andando a lezione, mi ha regalato un paio di grissini aromatizzati.
Con lo zio che fa il turno di notte al chiosco dell'angolo invece l'amicizia è nata grazie alla presentazione di Guille come suo nuovo coinquilino. All'inizio l'ho visto un po' rammaricato della partenza del francese mio predecessore, sicuramente ottimo cliente visto che si sfondava di trombe, poi però ora al secondo pacchetto di siga che gli ho comprato alle 4 di notte tutto sbronzo ha iniziato a prendermi in simpatia... anche perchè vado sempre con i soldi giusti, visto che qua il tema del resto è a dir poco un problema: ci sono in giro pochissime monetine e peraltro sono l'unico modo per pagare l'autobus... insomma merce rara!
Ma la vera mega-amicizia è nata con Victor (che occupa la posizione centrale nella foto effettuata nel suo regno...) il fruttivendolo che gia dal secondo giorno mi chiama Dani. Al primo approccio in realtà non mi sembrava un simpaticone, più che altro il suo per il suo modo di servire gli ortaggi: appena gli dici cosa vuoi, cazzo ne so... due mele, lui subito ti chiede con un tono cadaverico "y que mas?".
Gia dalla volta dopo però ha iniziato a chiedermi "y que mas Dani" e a farmi mille domande sulla mia vita, quindi ho capito che in realtà quello è semplicemente il suo tono di voce da boliviano stanco. Dopo una settimana mi ha anche chiesto se avevo degli euro in moneta da dargli che lui fa la collezione, e soddisfando questa sua brama, sono entrato nelle sue grazie (nonchè ho avuto in dono un preparato per minestrone...)
Tutto questo racconto mi è venuto in mente l'altroieri mentre durante la preparazione di una pasta zucchine e gamberetti avevo piazzato sull'ipod gli otaghi e su Amato the greengroacer mi son fatto grosse risate pensando al vecchio Victor che non vuole dimenticare il nome dei suoi clienti... ne è testimonianza chiara l'hola Dani che ormai scandisce ogni mio passaggio davanti al negozio ogni volta che vado e torno da lezione.
Me lo ci vedo troppo mentre dispone zucchine e mele negli scaffali canticchiare:
"yo no quiero olvidarme los nombres de mis clientes... yo soy frutero yo soy frutero"
bèla Victor!
mercoledì 27 agosto 2008
Ieri sera in quei di Luis Maria Campos 747 cena vegetariana che rispettasse il credo della nostra ospite nonchè coinquilina adottiva Ana.
Amica e connazionale di Memo ha subito conquistato il cuore della casa dragando nella prima serata in
Anche lei appassionata di fotografia come si può vedere nello scatto qua a lato (che vuole ricordare a tutti i pavès che il re del basquet prima o poi tornerà a impartire lezioni della nobile arte) e ascoltatrice di buona musica (nonostante il salto generazionale un pochino si senta) Ana è a dir poco un personaggio solare... che ieri allo stappamento della bottiglia di vino di fine pasto ha deciso che dovevo apprendere un po' di balli latino americani.
Non pienamente soddisfatta dal sound proposto dal contestato mac nero di Memo, troppo poco tradizionalista, ha iniziato a cercare qualcosa di suo gradimento su youtube, in particolare "la turbina" il cui video è caricato qua sopra e che me la faceva pelare esageratamente mentre ballavo.
Inizialmente mi sono state impartite lezioni di salsa, il cui passo base è ormai parte del mio bagaglio tecnico e culturale quasi come il piede perno... in seguito la situazione è degenerata su balli il cui "concept" è uno e uno solo e mi veniva ripetuto in continuità: "MUEVE EL CULO!!!"
L'indomani mi sveglio e mi ritrovo la regina di milano sud con un nuovo look (foto postate sul suo blog) che le dona moltissimo nonostante per sua stessa ammissione sia un po' troppo da plastic...
A guardarla mi sento ancora spaesato... e il pensiero che abbia eliminato la cosa che più mi rendeva facile individuarla nella massa di locali con dentro 2000 persone, ovvero la cofana che aveva in testa, un po' mi spaventa...
Buona turbina a tutti!
martedì 19 agosto 2008
Il flashback - Avenida Luis Maria Campos 747

Oggi per la prima volta mi trovo nella mia casa con un computer a portata di mano... merito di Anne che nel post lezione è andata fuori ha cena e mi ha concesso il suo pc...
Si perchè capita, e non di rado, che le lezioni qua siano la sera: oggi per esempio evaluacion de proyecto (esame che piscerò sicuro perchè si dice che il professore sia un hijo de puta incredibile!) aveva un simpatico orario 20:30 - 23:30.
Attendendo che la settimana delle grandi promesse (il letto nuovo da una piazza e mezza e il ripristino del pc) vada a concludersi speriamo nel migliore dei modi, sfrutto questo tempo libero per fare un salto indietro nel tempo in quei di BS AS per raccontare la ricerca dell'appartamento... tema alquanto scottante dopo l'infinito scassamento tirato a Mr. Marcello Bolzoni per gli scarsi risultati della sua ricerca in quei di Madrid.
Effettivamente, dati gli nei primi dieci giorni anche la mia situazione non è stata delle migliori e il rischio che la mia spavalderia data dalle voci che circolavano che con l'euro forte (che peraltro da quando sono qua non è forte un cazzo visto che il cambio in pesos è passato dal 4,8 al 4,3 odierno... e situazione simile nei confronti del dollaro, valuta con cui pago l'affitto!) vi fosse una reggia per tutti, rischiavano di ritorcersi contro di me pesantemente, rendendomi bersaglio facilissimo di uno scassamento ancora più grande!
Poi è arrivata la svolta.
Soprattutto grazie al sito craiglist.com, attraverso il quale ho potuto visitare in un paio di giorni una buona quantità di case interessanti.
La più papabile sembrava una casa in quei di palermo viejo che avrei dovuto condividere con un giovina dell'età del cescon e con il suo gatto chiamato Tucuman.
Al di là delle aspettative, entrambi mi erano risultati molto simpatici e viceversa visto che ero stato scelto fra i vari visitatori interessati.
Fortunatamente però ho strategicamente temporeggiato e il giorno dopo ho ricevuto l'ok anche per un'altra casa (uomo dall'appealing raro il perry!) sulla quale è poi caduta la mia scelta: Avenida Luis Maria Campos 747.
Dal posizionamento a dir poco strategico, visto che in 12 min a piedi sono in facoltà, e anche dal punto di vista della mobilità in quanto vi passano una quantità di linee di autobus incredibile.
Quest'ultimo aspetto si rivela anche un "contro" perchè la mia finestra da sulla strada e, essendo al primo piano, la notte sembra di dormire in una stazione dei bus... però tra le volte che torno a casa borracho, quelle che dormo con i fidi tappi gialli, e con la forza dell'abitudine, la cosa non risulta gia ora essere un grosso problema.
Quello che sembrerebbe esserlo un pochino è la presenza insistente delle "cucarache" in cucina, gli scarafaggini quelli marroni piccolini cui ho apertamente dichiarato guerra con trappoline della baygon e con una pulizia meticolosa.
Per il resto la casa è proprio una tipica casa da studenti sulla quale non gravano i prezzi folli di Milano: spoglia ma allo stesso tempo accogliente! Cazzo... finalmente dopo 3 anni un soggiorno grosso e una camera singola! Soddisfazione inspiegabile!
Ciò che però ha immediatamente pontato il mio entusiasmo alle stelle è la presenza del soggetto qua rappresentato in foto: EL GUILLE!
Purtoppo dopo 2 giorni che ero qui il baffo è scomparso! e la foto non gli rende neanche troppa giustizia visto che sembra uno dei due dei Justice in questo ritratto rubato dal suo Facebook. L'altra invece da me scattata lo rappresenta in tutto il suo splendore e il suo essere de buona onda.
Studente colombiano classe 84 di grafica pubblicitaria Guillermo è il coinquilino che più potevo desiderare (senza dimenticare che un'altra stanza è stata occupata da Anne, cosa che mi ha fatto ulteriormente piacere!). Il ragazzo infatti ha gusti musicali molto buoni e simili ai miei, sia presenti che passati. Alla quinta o sesta canzone dei meshuggah che passava per il suo mac in modalita shuffle ho optato per l'acquisto alla modica cifra di 100 pesos di un paio di casse con subwoofer e tutt'ora nel post acquisto, a ogni canzone che scatena il nostro entusiasmo mi ringrazia per l'idea.
Siamo anche andati a comprare i biglietti per il concerto degli hives e quello dei nine inch nails e entrambi siamo in strabrama... anzi, come si dice qui, in rebrama.
W el guille
venerdì 8 agosto 2008
La gita fuori porta - me gusta MONTAR... a caballo

Infatti ora (mercoled¡ 13) mi do al racconto degli scorsi due weekend.
Con la fida Ca-mi-lla-Ro-ssi! sempre in forma smagliante mi sono recato in quei di Chascomus, localita' campale a 120 km da buenos aires, dove la famiglia di Tito possiede una tenuta a dir poco rara... immersa nel nulla...
venerdì 1 agosto 2008
Ho buscato un appartamento - Il biscochuelo
Ohhhh iesss!
Proprio due giorni fa la ricerca dell'appartamento è terminata.
Ho gia trasferito tutta la mia roba nella mia nuova stanzetta di Avenida Luis Maria Campos e quello di oggi è stato il mio ultimo desayuno (la colazia) in quei dell'Acacia a base di biscochuelo.
Avevo fatto anche una bella foto del biscochuelo, questa specie di torta paradiso che tutti i giorni la buona Carmen ci faceva trovare (a dire il vero ne preparava 4 ogni volta e li surgelava) al nostro risveglio.
Peraltro con Carmen, governante a dir poco spassosa in quanto ricorda esageratamente nella sua forma sferica con diametro di 1,50 la mitica Elvi (la philips di Ludo e Marti), pur capendo a vicenda ben poco di quello che ci dicevamo, sono gia sceso ad accordi:
Dopo che le ho cambiato 2 lampadine che lei non ci arrivava e dopo averle fatto i complimenti per l'ero(t)ica tortina lei si è autoproposta di venire a fare le pulizie la domenica nell mia futura magione.
Io con visto l'euro forte la cosa la prendo in considerazione... però ho rilanciato invitandola anche a cena promettendole un risottino spettacolare. I peruvians però ci sanno fare un cifro a quanto pare: infatti Carmen ha subito detto che le avrei dovuto insgnare come un italiano cucina il risotto... in cambio mi avrebbe donato il sacro sapere del biscochuelo... altro che Eldorado!
Vorrei dilungarmi nel raccontare tutta la ricerca della casa ora... anche perchè gli aneddoti si sprecano, ma tra 5 minuti mi passano a prendere per una gita fuori porta in campagna, dove Tito gentilmente ci ospiterà in questa mega-magione con cavalli e animali e dove il custode della villa ci preparerà alla brace un qualche animale che fino al giorno prima brucava erbetta.
Spero di fare un cifro di foto e di scialarmi prima di immettermi realmente nella vita studentesca di BA e di diventare un immigrato regolare in quei dell'Agentina.
Un saluto a tutti a lunedì, quando aggiornerò con i racconti della ricerca.
Per Lello e Keu: Grandissime risate alla seconda lezione di spagnolo quando la professoressa ci ha spiegato che nello slang di buenos aires si usa invertire le parole in mulazza style... come il "cofran". Qua dicono son Choborra per dire borracho (sbronzo)... Oppure rati invece che tira per dire sbirro. Me la sono pelata esageratamente.
martedì 29 luglio 2008
Sbàtiment - Ode alla regina

Prosegue la maledizione del pc anche se, fortunatamente, qualche giorno fa tra gli altri studenti scambisti è arrivato Vincè, sin da subito indicatomi come "esperto".
Lui non ha smentito e, dimostrandosi molto ben disposto, ci ha dato un occhio, per poi aprirmi 3 scenari:
1) se vuoi salvare quello che c'è su c'è da smanettarci un bel po'
2) se invece nun ti interessa, a formattarlo ci mettiamo 20 min
3) ...anche se potrebbe essersi sputtanato l'hard disk proprio fisicamente e ci sarebbe da cambiarlo.
L'alea rimane... ma il prode Vincenzo, entrato a fare parte della grande famiglia dell'Acacia, infonde in me speranza e calma sicule. Questo anche perchè dimostra di avere buone conoscenze in campo musicale e si è mangiato le mani di non potermi spalleggiare al concerto dei Muse causa suo tardo arrivo.
Accantonando il discorso pc, nunzio vobis magno gaudio l'arrivo della regina di Milano sud, qui sopra intenta a fare una delle cose che gli riesce meglio... bombardare! (maliziosi coloro che avevano pensato "friggere polpi").
Arrivo che nei giorni precedenti era stato accompagnato da un alone di mistero: Raffa infatti è rimasta fino a stanotte ospite di un artista francese, amico di un amico di un suo amico, che vive in calle Finocchietto, una via non troppo distante dalla Boca: quartiere verso la cui squadra ad fusbal nutro molto rispetto, ma che per usare un eufemisno definirei "non troppo ben frequentato".
Alla fine con il culo che la contraddistingue (e l'infinito saperne), ha portato a casa la pellaccia in scioltezza e anzi ieri il tipo che la ospita le ha pitturato le sue converse bianche con un risultato a dir poco... cool...
Con questo innesto che porta tanta sostanza e altrettanta qualità, va cosi a completarsi una crew di studenti free mover bocconiani che sembriamo i Cleveland Indians di "major league: la squadra più scassata della lega".
Totalmente diversi l'uno dall'altro, colpiti chi da una sfiga chi dall'altra (io il pc, Mattia il portafoglio sgubbato, Tegola il bancomat non funzionante e trovato commestibile da 3 sportelli su 3, per fare qualche esempio) ma accomunati da grandi speranze... Scialarsi, rubare 24 crediti con buoni voti e girarsi per bene il paese e zone limitrofe.
La stimata università Bocconi ha voluto subito tagliare le gambe a una di queste speranze creando una tabella di conversione voti appositamente assassina.
Anche lo scialamento al momento sembra non essere disponibile: trovare una casa risulta meno facile del previsto causa inflazione e menate per finalizzare un "alquila temporaria"; gli sbatti burocratici ci subissano: per regolarizzare la nostra condizione di immigrati la burocrazia ha a dir poco dell'italiano e l'efficienza dell'università a dare informazioni è direttamente proporzionale alla nostra capacità di comprenderle...
Infatti oggi, a seguito della prima lezione in uni, ho compreso come, benchè buona parte degli sbàtiment sopraccitati andranno a sistemarsi e la situation sarà come sempre sotto controllo, mi debba mettere sotto con la lengua seriamente! ma davvero...
Segnalo in ultimo un pranzo domenicale fra i signorotti argentini, in un posto dove c'era buffet di prima qualità... robe che Ciani e Step sarebbero stati male...
Buffettone di antipasti, buffettone di dolci, mega griglia di carne, reparto pasta, reparto griglia, reparto pizza, reparto cibi spagnoli, reparto cibi gourmet, reparto sushi... dove con reparto intendo che ti cucinavano sul momento quello che volevi in "wok of milan style"...
Io, pensando forse troppo ai sopraccitati abitanti del regno di via Mincio, ho stragiato, impressionando i commensali e guadagnandomi molto probabilmente il loro disrespecto... il tutto mentre la Belgia, mi giungon voci guadagnasse invece quello di MC Pernazza, ormai in mega-amicizia con Sheva.
Vado a dormire visto che domani sfruttando il turno di Saretta in quei dell'ufficio immigrazioni alle 7 (cosa che a me toccherà martedì prossimo)mi sveglio presto e le sgubbo il pc tutta la mattina e mi metto a cercare posti letto...
venerdì 25 luglio 2008
Il compleanno - La malasuerte e i Muse
ESATTO
dopo 5 giorni di permanenza in BA, il giorno del mio compleanno, il mio pc, o meglio... windows... ha alzato bandiera bianca.
ciò è accaduto 10 min prima che io attraversassi la metropoli per andare a un teatro a sentire i Muse...
Schermo blu... bestemmia secca... ma di incredulità...
Suonerà vittimista... ma penso che se ste cose non succedessero a me io non mi chiamerei Daniele Perotti... mi chiamerei perlomeno come mi chiama la metà abbondante dell'università bocconi Daniele PeRRotti...
Il concerto è stato molto bello... Avrei una disquisizione che mi da forte coinvolgimento riguardo i Muse e riguardo a come li abbia sempre concepiti (e in questo periodo anche rivalutati), ma la malasuerte tecnologica mi ha fatto passare la poesia...
Da pelarsi la mega-amicizia instauratasi fra me e il mio vicino di seggiola e della sua figliola: Arturo Escarena Mendoza, un messicano doc, con baffoni, che mi ha lasciato il suo biglietto da visita, invitandomi ad essere suo ospite in quei di Monterrey... fa business coaching lo zio... mentre sua figlia che mi ha detto di aggiungerla a facebook fa il primo anno di uni (facendomi sentire ulteriormente vecchio visto che sembrava proprio una pischella).
Insomma... pare che per il momento le mie incursioni sul web siano collegate agli impegni e all'assenza di Saretta, che gentilmente mi "impresta" il computer...
Più vecchio di un anno mando saluti e baci a tutti da BA e ringrazio tutti per auguri e 'gguri ricevuti!
Spero di riavere un pc e una casa la prossima volta che scriverò...
mercoledì 23 luglio 2008
Il primo giorno – Unidad numero 1 “en el laboratorio de Pato”
Non mi ricordo più l'ultima volta che ho dormito così tanto... Che bella sensazione.
Dormire… con la consapevolezza, al primo risveglio, che non ci sarà una sveglia a sentenziare l'inizio della giornata... ma solo qualche pensiero nel quale cullarti, fino a riaddormentarti per un'altra oretta abbondante… e così via.
Peraltro qua è inverno. Questo significa dormire al calduccio sotto le coperte che nella fattispecie invogliano ancora di più a crogiuolarsi in questo scricchiolante letto.
Inoltre le coperte dell'Acacia, residuo indubbiamente Peronista, hanno il potere di intrappolarti sotto il loro peso specifico pari a quello di Marlon Brando ultimo periodo (you can't see california without his eyes) rendendoti incapace di un qualsivoglia movimento.
Sconfitta la pigrizia, Anne e Tito ci hanno gentilmente portato a spasso per la ciudad, dandoci le prime dritte su come starci dentro, portandoci a prendere un cafferino in una suggestiva piazzetta di Palermo Viejo e soprattutto facendoci visitare il laboratorio di un loro amico, tale Pato, giovane “designer-artigiano” che ha a curriculum anche una presenza in quei della settimana del design ma che con quello stormo di stronzi (al 95% della loro popolazione), poco ha di cui spartire.
Rettifico infatti subito il termine precedentemente utilizzato convertendolo in “artigiano-designer”… molto più adatto al genuino individuo in questione.
Il bello di questa visita è infatti stato come Pato, al nostro ingresso nel laboratorio, non si sia posto alcun interrogativo su chi fossimo, se potessimo essere minimamente interessati ai suoi “mestieri” e tantomeno ancora se noi capissimo perlomeno una sega (attrezzo da laboratorio) di tutto quello che lui ci andava esplicando. Il fatto è che ci metteva talmente tanto entusiasmo abbinando alle parole le spiegazioni pratiche, che non ha potuto che catturare la nostra attenzione e la nostra simpatia.
Cazzo io ci spero proprio che Pato possa sfondare con il suo mobilio nato dall’intreccio di metri e metri di filo plastico derivato dal riciclo di bottiglie di Coca-cola di plastica oppure dalle suppellettili create con gli scarti della Dupont!
Alla fine di questa immersione in quello che potrei definire un piccolo paradiso dell’applicazione delle teorie economiche di apprendimento e raggio d’azione, mi sono sentito come se avessi partecipato ad una unit o unidad (a seconda di quale lingua si stia studiando) di un qualsivoglia libro per principianti… nella fattispecie:
“Unidad numero uno – En el laboratorio de Pato”
Escucha el joven artista explicando sus actividades y contexta a las preguntas que siguièn.
martedì 22 luglio 2008
Il volo e l'arrivo - Le luci della città elettrica
Ok... il post di prima era fin quasi emo... lo ammetto... quindi mi lancio rapidamente nel più soft aneddotismo raccontando fatti e misfatti del viaggio e dell'arrivo al tanto accogliente bed and breakfast "La acacia".
Dopo aver imbarcato chili di troppo oltre che sui nostri giro-vita anche nei nostri bagagli, da stiva e a mano, il sottoscritto e la signorina Camilla Rossi si sono imbarcati in un trasferimento Milano Francoforte che iniziali nostalgie e a parte, si è dimostrato comunque interessante perchè i due compagni di avventura hanno deciso di aprirsi l'un con l'altro... dormendo approssimativamente un buon 90% di viaggio.
Il Francoforte BA invece ha visto la Cami slittare trionfante in business class (ma d'altronde alla futura CEO smoking certi trattamenti sono d'obbligo) causa overbooking, e una mia pessima figura nel cercare di infilarmi anch'io fra le poltrone studiate a misura d'uomo e non di equino da macello... ma nienz... proprio mentre il sedile aveva cominciato a massaggiarmi le chiappe, uno steward dalle dubbie tendenze sessuali mi ha prontamente ricacciato negli inferi della economy, dove due paffuti e incontinenti 60enni argentini mi attendevano, col fine unico di terrorizzarmi sulla criminalità locale.
Impressionante è stato l'arrivo notturno su buenos aires: una distesa di luci infinita e omogenea.
Un qualcosa che la mia mente penso non arrivasse neanche a concepire: praticamente milano e provincia illuminata... fitta, senza un minimo spazio tra milano e monza, tra la binasco e casarile... tra buccinasco e corsico!
Arrivati in aereoporto il trasferimento in taxi è stato tutt'altro che complicato, con una punta di emozione per il nostro cocchiere che allo stereo della macchina bombardava canzoni religiose del tipo "Mi senhor tu eres hermoso... tu eres ermoso mi senhor"... canticchiandole pure.
Piccola parentesi... la Camy resta stupita ogni giorno di più dalla fatiscenza degli autoveicoli argentini:
"non è che pretendo di vedere macchinoni eh... ma dico... macchine nuove... cazzo ne so... la nuova panda, la nuova micra... non dico il mercedes eh... intendo proprio macchine nuove nuove..."
Arrivati al bed and breakfast la signora Cristina (madre di Tito, moroso della altra nostra compagna di avventura Anne) ci ha fatto subito un regalo, ovvero avere confidenza con la nostra lingua madre.
Il secondo regalo invece ce l'ha fatto Tito (che assomiglia incredibilmente a Leonardo del milan e a Giulio Castronovo... un giusto mix) imbastendo una grigliata crastissima per festeggiare il suo compleanno.
La situazione aveva del surreale perchè io e la Cami, che notoriamente potremmo tirare in mezzo a un festino il più triste individuo sulla terra, ce ne stavamo in un angolino tutti fatti per una volta dalla stanchezza e in balia di un idioma a noi, per usare un eufemismo, "non ancora familiare".
Alla mezza ora locale (5 ore indietro rispetto al fusorario di Belgioioso, i cui abitanti sono comunque anni luce avanti a noi) siamo filati nella nostra cameretta immortalata nella foto a spaccare i letti... che scricchiolano in maniera imbarazzante ma che comunque sono comodi e vengono rifatti da una philips di turno.
p.s. A proposito di Belgioioso e di foto, segnalo a tutti la presa in prestito del formato: foto a inizio blog e testo, dal Lello che poi sennò mi tira mezze infinite accusandomi di plagio...
lunedì 21 luglio 2008
La partenza - Symbol Song

Mi rifugio quindi in questo incipit teatrale e alquanto paraculo e mi lancio nello spiegarvi cosa mi ha spinto ad aprire per l'appunto un blog:
Innanzi tutto lo trovo un ottimo modo per restare in contatto con tutti e per tenervi aggiornati... ok, sarà un modo un po' impersonale, ma sicuramente efficacie: economie di scala e raggio d'azione a nastro... :-D
Poi perchè quando ho palesato l'idea di utilizzare questo mezzo ho riscontrato una buona dose di entusiasmo, con un Frank scalpitante di sapere tutte le fattonate che le mie compagne di avventura (che vi presenterò strada facendo) andrano a combinare.
Inoltre potrò tranquillizzare i ragazzi del theino (passati dalle brame sfrenate alla dietina alla faccia dei cibi leggeri!) che comunque non sono ancora stato rapito... come pronosticato...
Infine penso che rappresenterà una sorta di diario di avventura... un qualcosa che altrimenti sarei troppo pigro e indolente per farlo... e che peraltro le tecnologie mi permetteranno di conservare per poi rileggere queste pagine virtuali chissà quando... tra un anno, tra dieci, tra venti...
Detto questo posso ufficialmente darmi al libero pensiero iniziando a parlare della partenza... o meglio del pre partenza.
Come molti di voi hanno potuto constatare la mia è stata una corsa contro il tempo non poco stressante: colpa dell'aver scelto un volo 2 giorni dopo l'ultimo esame (per risparmiare al Mariano from via ambrogio da fossano, 200 erotti leuri) ritrovandomi quindi a dover fare 100mila sbatti e le dovute e gradite felicitazioni (che tengo a separare dalla categoria "sbatti"); ma soprattutto colpa della "sindrome da Milan", ovvero l'arrivare alla fine della stagione (la sessione di esami) che in campionato hai fatto cagare (solo un esame dato su quattro) e ti rimane la finale di champions (altri due esami) che, se la perdi, sei un emerito stronzo, se la vinci (ovvero se li passi entrambi con voti alquanto dignitosi confermando la tua tesi: "la media conta troppo in specialistica quindi meglio lasciarsene dietro un po' e tenere il 27 abbondante che averne una del cazzo...") hai fatto solo il tuo porco dovere.
Ciò che però maggiormente frastornava la mia testolina in questo mese pre-partenza di studio, obiettivo primario dal quale il buon Carletto Ancelotti non poteva distogliere la concentrazione, è stato il non potermi fermare con calma ad analizzare tutto quello che stava accadendo: UN ENORME CAMBIAMENTO.
Eppure... eppure per una rara volta, mi sentivo come se in realtà io non volessi cambiare niente della mia vita.
Questo è stato un anno di incredibile intensità: il primo in cui mi sono riuscito a godere Milano da studente universitario, un anno in cui molte persone speciali sono entrate a far parte della mia vita, un anno in cui sono sempre e solo stato me stesso, in cui ogni sforzo ha ottenuto una dovuta ricompensa... un anno insomma in cui, a parte il non essere riuscito a centrare quel maledetto tombino dal balcone di via siamfatti con un mozzicone, tutti i pezzi si sono andati a sistemare in maniera adeguata.
Per un momento quindi mi è sembrato di essere privo di motivazioni ad intraprendere questa avventura.
E qui entra in gioco il simbolo (nonchè la sublime canzone a cui esso è collegato: Dredg - Symbol song) che apre questo mio monologo infinito il cui significato è appunto "cambiamento", inteso come spinta al miglioramento della propria persona... un costruttivo superamento dei propri limiti (attuali).
Spero dunque di poter trarre molte lezioni da questa esperienza (e non intendo quelle di lingua spagnola, di cui al momento necessito disperatamente!) che mi portino a crescere.
Spero di aprire gli occhi verso realtà e culture a me al momento sconosciute.
Spero di poter sfruttare un'occasione che non capita a tutti: visitare una parte del mondo che probabilmente mai più magari mi capiterà di visitare.
Spero di imparare a fotografare qualche bella emozione nel migliore dei modi per conservarla con me per il resto della vita.
Spero di riuscire a ritagliare del tempo per ripristinarmi fisicamente (so che questa dichiarazione mi costerà cara nella data del mio ritorno)
Ok... spero anche di rubare un po' di crediti e di voti, che male non fa...
Spero insomma che quando tornerò tutto sia ancora nel posto in cui io l'ho lasciato...
Solo con un me... evoluto... migliore.
